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23 Maggio 2012

Venerdì 25 maggio, alle ore 18,00, l'Unione dei Comuni del Logudoro celebra con una giornata di studi il Maestro di Ozieri.

La manifestazione è finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna sulla base della LR 14/2006, per far conoscere le figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna. Non a caso la scelta è caduta sul Maestro di Ozieri “un artista la cui scuola evoluta ha creato nel Logudoro opere che rimangono fra le più rilevanti ed originali del Cinquecento in Sardegna”, così il Presidente dell’Unione dei Comuni del Logudoro, Dario Fenu, nell’introduzione alla pubblicazione che è stata realizzata e verrà distribuita in occasione della manifestazione che si terrà venerdì 25 maggio alle ore 18,00 nella sala conferenze del Civico Museo Archeologico alle Clarisse. A distanza di trent’anni dal primo lavoro complessivo, una serie di scoperte, attribuzioni, fonti di archivio riaprono il dibattito sul maggiore rappresentante del Manierismo in Sardegna. Da allora sono stati aggiunti al corpus due tavole di Pedralbes (Barcellona), due di Sassari, una da Ascoli Piceno, e sono state ritrovate due tavole credute perse: il discernimento dalla Croce, acquisito dal Comune di Ozieri e la Crocifissione di Wiesbaden, oggi a Stoccolma. Al saluto del Presidente dei Comuni del Logudoro, seguirà quello dell’Assessore Regionale Sergio Milia. L’introduzione è affidata a Lucrezia Campus, curatrice della manifestazione. I contributi che entreranno nel merito della pittorica della Sardegna cinquecentesca sono di Lucia Siddi, funzionario della Soprintendenza ai Beni Artistici di Cagliari e Oristano. Lo scritto di Carla Ferrante presenterà un excursus sulla Sardegna spagnola. A Luigi Agus spetterà di presentare la vicenda critica del più originale e il vivace rappresentante della pittura isolana dell’epoca; Lucrezia Campus parlerà delle nuove attribuzioni a quella che ormai compare come una vera  propria scuola di pittura. Giorgio Auneddu Mossa ed Elena Costin, che hanno compiuto studi approfonditi durante il restauro della Tavola del Discernimento, presenteranno come novità assoluta la tecnica pittorica e la composizione dei colori.
La pubblicazione sarà un passo ulteriore per promuovere un’altra risorsa della zona interna, quella dei Beni Culturali. Così è nell’intendimento dei promotori.
 

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